04.06.2012 - Comitato Tecnico Scientifico
Liguria: Febbraio 2012 – Cronaca
Si parte da dove ci eravamo lasciati:il freddo glaciale non ci abbandona subito e anzi, regala ancora soddisfazioni ai freddofili della regione. La nevicata che ha colpito quasi tutta la regione si spegne lentamente fra la serata del 31 e la giornata dell'1, lasciando immagini e panorami che ci porteremo dentro al cuore per tutta la vita, per quanto sembrano irreali, come per esempio le foto delle Cinque Terre sotto una leggera coltre di neve. 
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Immagine da cartolina di Manarola (postata da Virgilio Rava)
Le temperature rimangono bassissime per tutta la giornata; sulle riviere le massime sono diffusamente inferiori ai 5°C, nella zona tra Genova e Savona si sfiora quasi la giornata di ghiaccio raggiunta in alcune zone e in praticamente tutto l'entroterra: in quello savonese, in particolare, la neve continua a scendere copiosa, regalando da un lato disagi pazzeschi e dall'altro scene mozzafiato. 
In serata la dama torna a visitare la costa ligure, in particolare da Genova verso oriente. Nella nottata i fenomeni cessano, lasciandosi dietro temperature quasi polari e anche un intenso favonio laddove non soffia la tramontana. 
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Monterosso (postata da Virgilio Rava)
Nei giorni successivi, permangono velature più o meno diffuse, con qualche sfiocchettio di neve qua e là non degno di troppa nota. La straordinarietà di questi giorni sono le temperature: in costa, dove il segno – davanti alle temperature è qualcosa di straordinario, si va sottozero per diversi giorni di fila. 
Nell'entroterra, nei “poli del freddo” della nostra regione si hanno intense giornate di ghiaccio, con minime agevolmente sotto i -10°C e localmente sotto i -15°C, con il clou di Sassello, che nonostante l'altitudine molto bassa, risente ben poco della vicinanza del mare, perché scende addirittura sotto i -20°C. 
A Genova si ghiacciano i torrenti principali, come il Bisagno e il Polcevera e si raggiunge la giornata di ghiaccio il 4 febbraio in più quartieri. La notte fra il 4 e il 5 febbraio è probabilmente il picco del gelo: minime sottozero in tutta la regione, con punte di 5-6°C sottozero nel capoluogo e in doppia cifra in tutto l'entroterra. Anche domenica 5 febbraio è da segnalare come giornata di ghiaccio nei quartieri di Genova maggiormente interessati dalla tramontana scura mentre nel resto della città e sulle coste le temperature massime non superano i 5°C. 
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Il Polcevera ghiacciato (postata da Andrea Calderini)
Con l'inizio della settimane le temperature si addolciscono lievemente, rimanendo al di sotto della media: sulle due Riviere, col sole e il cessare del vento, con giornate soleggiate, le massime tornano su valori più consoni, tra i 7 e i 9°C mentre il Genovesato rimane sotto l'incessante soffio della tramontana: le temperature però risalgono, con le massime che tornano progressivamente sopra lo zero. Nella giornata del 10 torna ad imperversare molto vento dai quadranti settentrionali su tutta la regione, con temperature che scendono nuovamente con decisione, senza raggiungere i valori raggiunti pochi giorni prima.
La seconda decade di febbraio si apre di nuovo con giornate molto fredde ma soleggiate: si va nuovamente sottozero anche in costa, sia pur di pochi decimi di grado mentre l'entroterra viaggia tra i -8°C e i -10°C, con punte fino a -17°C.A questo punto cambia completamente la situazione: dopo due settimane ricche di soddisfazioni per i freddofili, è di nuovo l'Anticiclone delle Azzorre ad impadronirsi dell'Italia. 
Il vento freddo cessa e i valori dell'umidità risalgono: nell'entroterra si rimane ancora sottozero di parecchio nelle minime ma le giornate soleggiate che si allungano sempre di più fanno salire le massime ben sopra lo zero, con escursioni termiche giornaliere superiori ai 20°C. 
Il gelo abbandona la costa, con minime ben sopra lo zero e massime in doppia cifra. Una perturbazione passa sulla nostra regione nella notte tra il 18 e il 19 febbraio, protraendosi localmente fino al 20: gli accumuli, bassi nella Riviera di Levante e addirittura nulli in quella di Ponente, non aiutano a risanare il pesante deficit idrico della nostra regione. Nell'entroterra, soprattutto nelle zone montuose, la perturbazione è nevosa, con accumuli molto modesti.
Si entra così stancamente nell'ultima decade del mese più corto dell'anno, che inizia con delle belle giornate di sole di tipico stampo primaverile, con le temperature che si alzano ogni giorno di più: in costa non si scende più sotto la doppia cifra in alcune zone, mentre nell'entroterra solo nella prima mattinata si riesce ad andare sottozero di qualche grado, con massime comunque positive. Si registra una giornata di maccaja sabato 25 febbraio come “novità”, così come a fine mese, nel giorno del29 febbraio, con temperature ovunque al di sopra della norma.
Questo febbraio lascia il sapore amaro in bocca della grande occasione non sfruttata per i nivofili: poche volte s'è visto nella storia un freddo così intenso senza la minima possibilità d'essere sfruttato. La successiva ripresa dell'Anticiclone, dopo la sfuriata continentale, ha di fatto eliminato ogni speranza di poter avere altri eventi freddi entro la fine dell'inverno meteorologico. 
Certo, l'ondata di freddo che ha colpito l'Italia è stata notevole e si sono sentiti molto bene gli effetti anche qua in Liguria, andata sottozero praticamente ovunque ma s'è trattato, di fatto, dell'unico evento che ha mostrato i suoi effetti sulla nostra regione in tutto l'inverno: notevole ma isolato. Vedremo se marzo, con l'inizio della primavera meteorologica, saprà regalarci qualche emozione in più. E se il Generale Inverno quest'anno ha nascosto completamente i suoi galloni, apparendoci come un semplice caporale, speriamo in un prosieguo di anno più dinamico!
Autori: 

Emanuele Gianello

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