Il settembre 2011 a Roma e nel Lazio

Erano anni ormai che non accadeva qualcosa di simile, una potente roccaforte anticiclonica ha condizionato il tempo per tutto il mese, apportando connotati estivi con stabilità atmosferica prolungata e temperature quasi sempre oltre media, in particolare nella prima metà del mese con valori fino a 10°C oltre i valori normali. Di sicuro quanto è accaduto è attribuibile solo ai momenti estivi più caldi, molte zone della costa ed interne hanno sperimentato temperature sensibilmente alte per il mese in esame; basti pensare ai 38.1°C segnati a Roccasecca (FR), uno tra i valori più alti della regione non solo relativamente al mese di settembre ma addirittura a tutta l’estate 2011. 
La stagione era iniziata senza eccessi caldi, anzi, aveva goduto nella sua prima metà di periodi anche lunghi con temperature al di sotto della media per poi esplodere in tutta la sua fierezza dalla seconda decade di agosto.
Tornando al mese di settembre solo alcune depressioni di origine atlantica, poche per la verità, hanno contribuito a movimentare lo scenario anche se con effetti molto diversificati a seconda delle zone; hanno tuttavia cercato di scalfire lo scudo altopressorio ed alleviare la siccità. Alcune zone come la Capitale o il Nord della regione hanno ricevuto più beneficio di altre.
Una prima depressione, transitata sull’Italia fra il 3 ed il 4 del mese, ha apportato precipitazioni nell’ordine di 10/15 mm soltanto nei settori a nord ed a est della città eterna, lasciando quasi all’asciutto il resto dell’urbe. Tale depressione,  ha contribuito ad interrompere un regime di siccità che da 38 giorni persisteva su tutta l’area urbana ma il resto della città ha dovuto attendere ancora. Particolarmente colpite, in questa occasione, alcuni settori del viterbese come è stato il caso della costa dove son caduti quantitativi tutt’altro che modesti, come avvenuto a Maccarese con i suoi 27 mm del 3 settembre. 
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Tra le giornate del 18 e del 19, una vigorosa linea temporalesca sospinta da correnti nord atlantiche scarica quantitativi di pioggia anche notevoli, distribuiti un po’ su tutta la città. Si sono registrate cumulati tra i  20 ed i  35 mm, localmente fino a 40 mm; tutto è stato accompagnato da una spettacolare attività elettrica. L’aspetto più significativo di questo peggioramento è stato il vistoso calo termico che in alcuni casi ha superato i 12°C portando i valori termici anche di pochi gradi sotto la media. Di questa fase temporalesca ha riuscito a beneficiare anche il settore meridionale del Lazio, anche qui notevole attività elettrica come era poco prima avvenuto su Roma.
                                                                                                                                                     
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Da mercoledì 21, la cessazione dei venti di tramontana ha riportato valori termici nuovamente oltre la media, senza tuttavia raggiungere le punte estreme registrate nella prima metà del mese. 
Dai 35/38°C della prima decade del mese ci siamo portati dapprima a massime di circa 22/25°C fino a valori di 27/30°C massimi al ritorno delle temperature a regime (buoni 3/5°C sopra la media). Da qui le minime si sono mantenute tutto sommato fresche facendo toccare punte di 9/10°C nelle conche e piane interne. 
L’estate settembrina è proseguita in maniera più o meno indisturbata fino al termine del periodo considerato, con tempo stabile e temperature fino a 5° oltre la media. Soltanto dalla giornata del 25, si sono osservati sporadici episodi di instabilità pomeridiana nei settori più ad est, dovuti ad una circolazione depressionaria che ha interessato le regioni meridionali e che ha sospinto deboli infiltrazioni di aria umida sulla città; detti sistemi sono stati capaci di causare forti piogge improvvise ed allagamenti. Fenomeni intensi si sono registrati anche il frusinate nonchè sorano e Val di Comino.
                                                                            
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Abbiamo voluto chiudere questo primo articolo di una lunga serie con una immagine ben augurante per la nuova stagione, una fulmine spettacolare ripreso ad Isola Del Liri da una delle webcam di Rossano Scala nel peggioramento del 18/19 settembre.
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Gregory Anizot, Fabrizio Di Meo

La tempesta atlantica… per l'estate di San Martino era ancora presto

“Se c’è il sole a San Martino, ci sarà un inverno fino con la neve per Natale e con il sole a Carnevale.” 
E’ vero… stiamo correndo un po’ troppo… ci siamo promessi di trattare i giorni precedenti al San Martino ma vista l’importanza del periodo e la bontà del proverbio si è trattato solo di un piccolo regalo che ci siam voluti fare… tornando indietro nel tempo come non trattare ciò che è accaduto allo scadere della prima decade del mese di novembre. 
Gran parte d’Europa si è trovata stretta nella morsa del maltempo, sono stati giorni di chiaro stampo autunnale… la nostra regione, il Lazio, non è certo stata risparmiata, il protrarsi di ripetuti impulsi perturbati ha permesso di accumulare per diversi giorni quantitativi pluviometrici ragguardevoli ed in forma piuttosto omogenea dalla Capitale ai settori interni nonché sulle zone litoranee.
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Staff MeteoNetwork Lazio

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LA TEMPESTA ATLANTICA… PER L'ESTATE DI SAN MARTINO ERA ANCORA TROPPO PRESTO!.pdf328.83 KB

E neve fu…

Inevitabile la stagione autunnale nel Lazio prosegue… lo abbiamo già assaporato la scorsa settimana una prima volta grazie ad un semplice e dolce calo delle temperature, lo abbiamo gustato ancor più in questi ultimi sette giorni; è notizia dello scorso martedì ma ancor più di mercoledì mattina la caduta della prima neve a quote superiori ai 1700 mslm circa nella nostra regione. L’immagine a corredo dell’articolo la ritrae in tutta la sua evidenza, tutto ciò è possibile grazie ad uno degli scatti rubati saggiamente dalla webcam “Monti Ernici” di Ceccano.
L’immagine risale a mercoledì 27 mattina e ritrae il manto nevoso depositatosi il giorno precedente nel comparto dei Monti Ernici tra il Monte Monna ed il comprensorio di Campocatino.

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Staff MeteoNetwork Lazio

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Le prime temperature da brivido della stagione

Il mese di Ottobre, pienamente inserito nella stagione autunnale, mostra spesso evidenti i segni della transizione dalla stagione calda alla stagione fredda; proprio in questo periodo dell’anno, come d’altronde in primavera, i contrasti termici tra l’emisfero Nord e Sud risultano piuttosto vivi e marcati. All’atto pratico questo spesso può determinare una disposizione di correnti occidentali umide, ma miti, dirette verso l’Europa.
Non è sempre così però, difatti ed in base a determinati assetti le correnti dominanti atlantiche possono venir deviate verso le alte latitudini, ad esempio, da figure alto pressorie presenti sul centro-nord Europa che, come controrisposta, sono pronte a dirigere correnti fredde ed instabili dalle alte alle basse latitudini; tali correnti vengono spesso portate in scena sotto il nome di correnti artiche

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Staff MeteoNetwork Lazio

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L’episodio nevoso che ha dato importanza e dignità alla stagione invernale 2009/2010 nel Lazio

Inizia da qui l’appassionante viaggio attraverso un reportage scientifico e romantico di un evento che segnerà la storia della climatologia locale di alcune zone del Lazio e segnatamente del Golfo di Gaeta e della Capitale. Nel corso dell’articolo, che vi diciamo subito sarà corposo, si cercherà di capire in che modo si siano sviluppati gli eventi; prima di questo però è il caso di analizzare la sinottica tropo-stratosferica, di quei giorni, al fine di cogliere gli aspetti determinanti che più hanno influenzato l’impianto di questo evento dai connotati rilevanti.
La foto in introduzione riprende il panorama visto dalla terrazza del Palazzo Senatorio in Campidoglio – foto gentilmente concessa da robli301, utente di Flickr.

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Staff MNW Lazio

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Nel Golfo l'attendevano così veemente dal'56!.pdf4.26 MB
Un giorno in meno ed erano precisi 24 anni per Roma! Torna la neve, quella vera.pdf2.4 MB
Il 12 febbraio nell-entroterra ciociaro_ gioie e dolori!.pdf4.07 MB

Maltempo nel Lazio

Dicembre 2008 verrà ricordato nel Lazio sicuramente come un mese molto piovoso, ben oltre le medie, come non si vedeva da diversi anni; tra le
province di Roma, Latina e Frosinone si sono superati spesso i 300 mm, cumulati nel periodo, toccando punte over 400 mm come accaduto nel Basso Lazio. L'articolo prenderà spunto dalla situazione configurativa che ha reso possibile tutto ciò per poi capire tramite i racconti ed i dati raccolti cosa sia realmente accaduto in quei giorni.

Staff Meteonetwork Lazio

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Staff Meteonetwork Lazio

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Maltempo area romana.pdf99.98 KB
Il maltempo nel pontino.pdf347.94 KB
Maltempo nel frusinate.pdf375.55 KB
reatino e viterbese.pdf93.49 KB

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